La coltivazione in vaso da fiori : quattro mosse vincenti
I motivi per cui si tolgono delle specie dalla piena terra per coltivarle in vasi, contenitori o cestini appesi possono essere vari: può trattarsi di piante delicate che necessitano di riparo durnate l'inverno o di specie che, avendo una breve stagione di fioritura, sono insignificanti nei restanti periodi e vanno perciò ritirate; può trattarsi di specie a radici striscianti che vanno contenute nel loro spazio; di piante dalla difficile coltivazione, che necessitano di terreno particolare non reperibile in giardino; oppure semplicemente di piante particolarmente belle che vogliamo tenere sott'occhio; infine, può esserci in giardino un angolo dove vogliamo intraprendere una coltivazione più complessa o mettere in risalto i fiori più belli.
La coltivazione in vaso richiede il doppio del lavoro normale in piena terra e presenta difficoltà particolari: la più importante é costituita dalla necessità di continue, regolari annaffiature e di concimazione.
Quattro fattori vincenti per una coltivazione in vaso da fiori riuscita
1. La misura del vaso
Inanzitutto bisogna lasciare da parte i requisiti estetici: l'importante é avere un vaso le cui dimensioni permettono di contenere la crescita annuale delle radici.
Il vaso non deve nemmeno essere troppo grande perché lascerebbe inutilizzata la parte di terra lontana dalle radici.
Occorre anche tenere conto del drenaggio : non si pensi mai di lasciare sulla superficie del vaso uno strato d'acqua che possa mantenere la giusta umidità per un lungo periodo.
L'acqua deve scorrere attraverso la terra e non ristagnare: buchi di drenaggio abbastanza grandi e ghiaia che permettano all'acqua di scorrere sono quindi essenziali per tutte le piante, fatta eccezione naturalmente per le specie acquatiche.
2. La pianta deve essere adatta alla coltivazione in vaso
Non tutte le piante possono essere coltivate in vaso. Anche se la maggior parte si presta a questo tipo di coltivazione, ve ne sono di più o meno adatte.
Le più facili da coltivare in vaso e capaci a sopportare occasionali dimenticanze (ovviamente non un abbandono totale) sono i Pelargonium, le fucsie, le begonie, le petunie, l'edera, gli oleandri i gerani, la calendula, l'Agapanthus,
3. Un terreno adatto
Nell'ultimo ventennio sono state fatte molte ricerche interessanti sulle miscele di terra per coltivazione in vaso: alcune, specialmente negli Stati Uniti, sono costituite da torba, perlite o argilla cotta con fertilizzanti a lento effetto. Nella maggior parte dei casi la miscela-base composta di due parti di terra da giardino sterilizzata e di una parte di torba e sabbia grezza (o perlite) é quella migliore.
Terra e torba mantengono il giusto grado di umidità e di nutrimento, mentre torba e sabbia mantengono la miscela leggera e fresca.
Se le piante devono restare a lungo in contenitori, la perlite ed i suoi equivalenti sono più consigliabili della torba o dell'humus, che si esauriscono e divenatno compatti in breve tempo.
Le piante, in particolare quelle da appartamento, vengono vendute di preferenza in torba pura, che é assolutamente inadatta ai contenitori da tenere all'aperto perché essica rapidamente e neppure annaffiatture conitnue possono farla ridiventare umida.
4. Il luogo in cui si colloca il vaso
La scelta del luogo é un fattore importante.
Non si deve pensare che una pianta, essendo in vaso, possa essere 'indipendente": il sole, l'ombra e il vento influiscono molto più su queste che non su altri esemplari, perché sia le radici sia le fronde sono molto più esposte.
L'insolazione diretta di mezzogiorno in estate può essere estremamente dannosa : poiché a una temperatura di 30°C le radici non sono più in grado di svolgere il loro compito con efficacia, occorre ci sia almeno ombra parziale. E, all'estremo opposto, radici che possono essere considerate rustiche e resistenti all'inverno in piena terra possono non esserlo nei vasi che gelano e sgelano con maggiore rapidità.
In altre parole, le piante in vaso vanno protette più delle piante in piena terra.